Skymaster
Kit Oculari Telescopio

Vi proponiamo un kit di oculari per telescopi contenente 4 oculari LE Ø 31,8mm (2mm., 5mm., 9mm., 15mm.) ed un set di 4 filtri Ø 31,8mm. (arancio 21, ND96, blu 80A, lunare), il tutto racchiuso in una pratica valigetta.

Per un utilizzo ottimale dei filtri colorati potete tenere conto della seguente legenda:

Giallo chiaro  Luna, Marte, Comete – permette di ridurre lo spettro secondario nei rifrattori Fraunhofer. Un bel filtro universale di contrasto, anche per telescopi con piccola apertura.

Giallo/Verde  Specialmente adatto per osservare Giove e Saturno. Rivela le strutture atmosferiche già con telescopi di piccola apertura. Utile dove il filtro giallo chiaro è troppo chiaro e il rosso risulta troppo scuro. Aumenta il contrasto durante le osservazioni diurne e al crepuscolo, riducendo la componente blu. Utile anche per la riduzione dello spettro secondario nei rifrattori.

Rosso chiaro  Per un forte contrasto sulla Luna – anche con piccole aperture. Filtro usato per l’osservazione delle calotte polari di Marte (a partire da 100mm di apertura). Ottimo per l’osservazione di Venere durante il giorno dato che la luce blu viene bloccata. Il cielo appare nero.

Blu chiaro  Un importante filtro universale di contrasto per tutti i telescopi, simile al giallo chiaro. Porta ad un incremento del contrasto per molti oggetti appartenenti al nostro sistema solare, come anche le comete.

Verde   Un importante filtro universale di contrasto. Forte aumento di contrasto sulla Luna - miglior contrasto anche lontano dal terminatore, utile per deboli ingrandimenti.  Questo filtro è particolarmente adatto per Giove, evidenzia la famosa Grande Macchia Rossa e altre strutture rossastre nell’atmosfera di Giove. Le macchie bianche nell’atmosfera di Saturno vengono potenziate in telescopi con apertura a partire da 200mm.

ND - densità neutra Filtro neutro con circa il 25% di trasmissione luminosa. Questo filtro funziona come degli occhiali da sole, riducendo la luce incidente senza alterare i colori. Utile sia in fotografia che con le stelle doppie, riducendo l’abbagliamento della componente più brillante.